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Regolarità

Mozzi-Biacca dominano la Stella Alpina

La coppia mantovana Mozzi-Biacca, Triumph TR2 del 1955, si è aggiudicata con pieno merito la 28ª rievocazione storica della Stella alpina, organizzata dalla Scuderia Trentina Storica di Trento, evento nato nel 1984 per ricordare una delle più importanti gare di velocità su strada del secolo scorso, disputatasi dal 1947 al 1955, con la partecipazione dei più grandi campioni della storia ell’automobilismo del tempo. Alle spalle dei vincitori hanno concluso i bresciani Riboldi-Sabbadini, Fiat 508 S Morettini del 1936, mentre sul gradino più basso del podio sono saliti, come nel 2009, i monzesi D’Antinone-Perego, Mercedes 190 SL del 1959. 

Stella alpina Touring
Nella speciale classifica della Stella alpina Touring, riservata alle vetture post ’56 si sono imposti i bolognesi Rimondi-Fava, Triumph Tr3 A del 1960, che hanno avuto al meglio dopo tre giorni di gara e ben 99 prove d’abilità al centesimo di secondo, sull’equipaggio vercellese Raimondi-Adorni, Porsche 356 Roadster del 1959, e sui portacolori della scuderia Morandi, prima tra i club, Beltrami-Roberti, Mg A del 1960. 

La gara
Giordano Mozzi, che proprio domenica 14 luglio festeggiava il suo 48esimo compleanno, è riuscito a rimontare lo svantaggio in classifica generale dopo aver chiuso al secondo posto alle spalle di Riboldi-Sabbadini, la tappa di venerdì 12 luglio scattata da piazza Dante a Trento e conclusasi a Spiazzo Rendena. Il portacolori della scuderia Morandi ha saputo ritrovare la concentrazione sui pressostati portando il suo “attacco” nel tappone dolomitico, disputatosi sabato 13 luglio, che ha portato i quasi cinquanta equipaggi in gara a scalare in rapida successione anche lo Stelvio ed il Gavia. Sotto lo striscione di Madonna di Campiglio inversione di posizioni con Mozzi-Biacca primi e Riboldi-Sabbadini secondi mentre al terzo posto provvisorio salivano i trapanesi Passanante-Pisciotta, su una Lancia Ardea del 1951 iscritta dal Lancia club Italia che ha portato alcune macchine in terra trentina prova del challenge della casa torinese, che scalzavano dal podio provvisorio D’Antinone-Perego. La gioia di “SuperMario” durava poco però visto che dopo un rifornimento l’Ardea del siciliano si bloccava per un problema all’alimentazione costringendolo a pagare pegno pesante a favore della Mercedes 190 Sl di D’Antinone-Perego che si rimettevano al collo la medaglia di bronzo. Con le prime tre posizioni ben delineate domenica 14 luglio ultime fatiche da Caderzone Terme a Riva del Garda e nessun scossone alla generale che premiava così per la seconda volta, la prima fu nel 2010, i mantovani, marito e moglie, Mozzi-Biacca. Passanante-Pisciotta chiudevano al quarto posto con tante recriminazioni e precedevano i bergamaschi Ronzoni-Ronzoni, Fiat 1100 Tv del 1956, Cristina-Baroli, Porsche 356 A Speedster del 1958, Cristiano-Colpani, Porsche 356 Speedster del 1955, l’intramontabile Enzo Scapin, Fiat 1100 TV Trasformabile del 1955, sempre al via delle 28 edizione della regolarità trentina, Costa-Dapor, Porsche 356 A del 1956, e Gobbi-Riboldi, Giannini 750 del 1937, che chiudevano la top ten. 

Cinquanta equipaggi
L’edizione numero 28 della rievocazione storica della Stella ha visto al via una cinquantina d’equipaggi che sono stati impegnati nelle tradizionali tre giornate di gara e ben 99 prove d’abilità al centesimo di secondo. Venerdì 12 luglio il tracciato di gara ha portato i concorrenti da piazza Dante a Trento ad Andalo sull’Altopiano della Paganella, per poi scendere in val Rendena con arrivo finale a Spiazzo Rendena. 
Sabato, il tradizionale tappone dolomitico che, dopo il via dalla centralissima piazza Righi a Madonna di Campiglio, ha portato le vetture in val di Sole, le Maddalene, val d’Ultimo, val Venosta passando per Merano, dove le auto d’epoca sono transitate all’interno dell’Ippodromo di Maia, prima di affrontare nel pomeriggio la scalata ai passi Stelvio, Gavia, Tonale passando da Bormio, Santa Caterina Valfurva e Ponte di Legno e poi in discesa lungo la valle di Sole con l’ultima fatica della salita fino a passo Carlo Magno e il ritorno a Madonna di Campiglio prima della cena di gala nelle accoglienti sale del Carlo Magno Zeledria Hotel Spa & Resort .
Domenica, ultimi sforzi contro il cronometro con partenza da piazza Municipio a Caderzone Terme e percorso che si è snodato in val Giudicarie, Comano Terme per poi scendere nella valle dei Laghi prima dell’arrivo finale a Riva del Garda in tempo per il pranzo e la premiazione all’Hotel Du Lac et Du Parc Grand Resort. 

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