Panda cala il poker 

Panda amplia la sua gamma con quattro novità: la versione 4x4, Trekking, la EasyPower a Gpl e la Natural Power Easy a metano. 

Il test
La 4x4 è l’unico modello a trazione integrale del segmento A. Su strada statale è agile, comoda con ottima visibilità. Nel percorso fuoristrada, all’interno dell’impianto di Balocco, affronta salite del 70 per cento e relative discese. Attraversa guadi, buche e sterrato con disinvoltura. 

Più alta
Esternamente si riconosce per i passaruota bombati, i fascioni nelle parti basse delle porte e la protezione metallica sotto scocca. La carrozzeria è lunga 360 centimetri (3 in più della Panda) ed è alta 1,60 metri, ossia 5 centimetri in più del modello base. Due differenziali ed un giunto viscoso controllato elettronicamente che gestisce la ripartizione della coppia sui due assali. Su fondi di scarsa aderenza c’è la funzione Eld (Electronic Locking Differential), inseribile manualmente sotto i 50 chilometri orari. Agisce sui freni delle ruote che slittano e trasferisce la coppia su quelle che hanno una presa maggiore. I propulsori sono il 1.3 litri a gasolio da 75 cavalli ed il bicilindrico turbo 900 cc TwinAir capace di 85 cavalli. In vendita da fine ottobre a partire da 16.950 euro. 

Trekking
Le dimensioni sono uguali all’integrale ed è abbinata ad una innovativa trazione anteriore, “Traction +”, capace di trasferire la motricità da una ruota all’altra. Offerta di serie con le motorizzazioni 0.9 TwinAir Turbo da 85 cavalli ed il 1.3 Multijet II da 75. Il costo d’accesso è di 15.200 euro. 

Panda Natural Power
Quindi la Panda, con l’alimentazione a metano ed equipaggiata con il 0.9 TwinAir Turbo Natural Power da 80 CV. I consumi sul ciclo combinato sono di 3,1 kg/100 chilometri. L’autonomia è di 340 chilometri. 

EasyPower
Anch’essa a doppia alimentazione Gpl/benzina equipaggiata con il propulsore 1.2 da 69 cavalli ed un’autonomia di 350 chilometri.