Adolfo Bottura lascia la Tatuus per la Radical Suzuki 1600
Adolfo Bottura è uno dei protagonisti del Campionato Italiano Velocità in Montagna. S’è sempre intrufolato tra i primi, ed occupa il secondo posto di classe E2M 2000. Sino ad oggi ha gareggiato con la Tatuus Formula Master 2000. Ora, ha cambiato vettura e s’è messo al volante della Radical 1600 Suzuki. Biposto sport con un peso di 470 chilogrammi, propulsore di derivazione motociclistica con una potenza di 270 cavalli.
La scelta Radical
“Nel CIVM occupo il secondo posto e difficilmente riuscirei a superare Samuele Cassibba. Ora, con il Team Fattorini Motorsport abbiamo deciso di intraprendere un percorso diverso con la Radical, visto che ci sono interessanti prospettive per il futuro. Un progetto in collaborazione con l'importatore racing nazionale Radical che è interessato sia al mondo delle salite sia ai Trofei nazionali ed internazionali monomarca in pista. Avevo già effettuato una gara test alla Malegno-Borno dove ho vinto la classe ed ho conquistato il bronzo in gruppo E2B".
L’esordio sul tracciato di Fasano
“Per la prima volta ho gareggiato sul tracciato di Fasano. Cronoscalata anomala, soprattutto per noi che siamo abituati a forti pendenze. Qui ho corso in Gruppo E2B 1600 con la vettura inglese, spinta da un propulsore Suzuki 1600 cc. Biposto con un peso di 470 chilogrammi ed una potenza di 270 cavalli. Un mezzo maneggevole, perfettamente bilanciata con reazioni neutre. Per chiarire, al limite dell’aderenza, scivola sulle quattro ruote. Facile da controllare. In carriera ho iniziato con i kart e la Radical ha le stesse reazioni. Ottimo eisultato finale. Secondo di classe e 13° assoluto. Preceduto solamente, per poco, dal giovane pilota locale, campione italiano Kart, Donato Argentiero. Miglior tempo nella prima manche di prove del sabato, mentre nel secondo passaggio, sull’asciutto, Argentiero ha migliorato il suo tempo superandomi. In gara ho abbassato sensibilmente il crono delle prove mantenendo la seconda posizione di classe. Ora si continua, sempre con la Radical, a Gubbio, Caprino e Pedavena. Inoltre l’intenzione è di correre nelle ultime gare del Trofeo Radical in pista”.
Le differenze tra la monoposto e la sport
“La Formula Master è più impegnativa. Essendo in carbonio è molto rigida. Molto performante alle alte velocità e dispone di una modernissima elettronica con cambio al volante. Deve essere pilotata con molta precisione, evitando comportamenti bruschi. La Radical è più facile, più istintiva. Assetto morbido che "copia l'asfalto" e trasmette fiducia. Maneggevole nei tratti lenti. S’adatta meglio alle cronoscalate dove l'asfalto è spesso irregolare e le velocità medie non sono alte quanto quelle che si ottengono negli autodromi”.