Degasperi 3° assoluto nella 103ª Pikes Peak in Colorado
Terzo gradino del podio per Diego Degasperi nella 103ª edizione della Pikes Peak in Colorado al volante della Nova Proto dotata d’un propulsore V6 biturbo con 800 cavalli a disposizione. Non solo, ma è secondo, alle spalle del vincitore assoluto Simone Faggioli, nella Categoria Unlimited. In mezzo, l’esperto driver francese Romain Dumas, pilota che ha gareggiato in questa salita una decina di volte, in gara con la Super Mustang Mach-Elettrica capace di oltre 1200 cavalli. Insomma, un primo ed un terzo posto tricolori.
L’intervista
«Sono al settimo cielo. Felicissimo. Rookie dell’anno al debutto in questa salita estrema con un prototipo che ho potuto testare solo durante i test questa settimana. Oggi in vetta soffiava un vento incredibile stimato in 160 chilometri orari. Ha fatto volare tende, cartelli, sedie ed il tracciato era coperto da polvere e pietrisco. Quindi gli organizzatori hanno deciso d’effettuare la corsa più in basso. Start a 2862 metri ed arrivo a quota 3600 metri sul livello del mare dopo nove chilometri di gara. Scelta ovviamente doverosa e condivisa da tutti, ma anche in basso il tracciato era polveroso. Ho commesso qualche errore e in un tornante sono arrivato lungo. Ho perso qualcosa, ma oggi ti dico che bisogna credere nei sogni. Ed oggi ho realizzato il mio. Credimi, provo gioia pura per questa consacrazione mondiale. Da una decina d’anni gareggio con i prototipi ed oggi sono terzo assoluto, secondo di categoria, e mi sono messo alle spalle tutti gli altri. Settanta piloti provenienti da tutto il mondo ed i tifosi pagano 100 dollari per vedere questa gara. Sabato la sfilata in città con le vetture e poi la sessione per gli autografi. Pura emozione».
La settimana pre gara
«Difficile. Le prove con la macchina da gara era suddivise in tre settori ed ho trovato il secondo impegnativo, visto che la notte tra martedì e mercoledì aveva nevicato. Sono salito con la neve a lato strada, gomme da bagnato e asfalto con temperatura vicina allo zero».
Il sogno di gareggiare sulle Montagne Rocciose
«Ad inizio carriera non ci pensavo nemmeno lontanamente. Poi dopo trecento gare e oltre trent’anni di sport automobilistico, inizi a ragionare. Erano cinque anni che sognavo la Pikes Peak. Come detto, ai sogni bisogna crederci. Ho ricevuto moltissimi messaggi di stima e tornerò. Non so quando, ma voglio partecipare alla salita completa di 19,900 chilometri e arrivare a quota 4300 metri. Vorrei affrontare tutte le 156 curve e tornanti e superare il dislivello di 1439 metri. Sono felice per Faggioli che iscrive il suo nome nell’albo d’oro. Sicuramente non dimentico chi mi ha supportato in quest’impresa. Un abbraccio a tutti».
La “Corsa verso le nuvole
Quest’anno è stata accorciata a causa d’un vento talmente forte negli ultimi chilometri capace di spostare pietrisco e polvere sul tracciato di gara. Si sposta il traguardo a 3600 metri. La gara è stata trasmessa in diretta streaming e c’era molta attesa per la performance di Romain Dumas al volante della Super Mustang Mach-Elettrica capace di oltre 1200 cavalli. Impressionante la ripresa del mezzo dopo curve e tornanti. Chiude in 3’42”252. Diego Degasperi è sulla linea di partenza. Pronti, via e stoppa il cronometro a 3’45”185. Ma la prestazione di Simone Faggioli lascia tutti a bocca aperta. Il toscano chiude con l’incredibile crono di 3’37”196. È primo assoluto. Diego, pur esordiente sia con la vettura sia sul tracciato, sale sul terzo gradino del podio ed è secondo in Categoria Unlimited.