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Filippo Sala vice campione iridato World Series of Karting

Filippo Sala, nonostante sia stato violentemente urtato nella prefinale, domenica è scattato dal diciottesimo posto ed è risalito sino ai piedi del podio. Una gara spettacolare ed è vice campione del mondo World Series of Karting.

Il racconto di Filippo

«Il pilota russo Bereskin ha urtato ad oltre 130 km orari l’inglese Jessie Philips ed entrambi mi hanno centrato scagliandomi ad oltre cento chilometri orari nelle barriere. Un brutto incidente, il kart distrutto, una forte botta alla schiena ed al braccio destro. Ma soprattutto la delusione e la consapevolezza che il sogno di laurearmi Campione Mondiale WSK stava sfuggendomi dalle mani per la seconda volta senza che potessi farci niente».

Sala, straordinaria rimonta in finale
“Scattavo dalla diciottesima posizione causa l’incidente, a metà schieramento, e l’unica possibilità di vittoria era riposta, con un pizzico di antisportività, nella speranza che il mio diretto avversario Noha Baglin, potesse soffrire di una sola delle mille difficoltà che avevo avuto in questo fine settimana. Sapevo che sarebbe stata la gara della mia vita ed ho dato il massimo. Il livello dei primi 36 piloti del mondiale è altissimo. Comunque, per carattere, non mollo mai e d’accordo con il tecnici del team Forza Racing abbiamo trovato un set up del mio Kart OKJ 125 efficace per la prima parte di gara. Al secondo giro di gara ero già ottavo dopo essere partito diciottesimo. Quindi ho recuperato fino a quarto posto superando anche il mio diretto concorrente Noha Baglin, il quale, pur arrivando settimo, s’è laureato Campione Mondiale WSK al mio posto. Il mio titolo e la mia magica coppa erano vicinissimi, a soli due decimi, meno di 20 metri, ma non potevo raggiungerli. Malgrado una rimonta sorprendente ed in mio enorme sforzo non potevo che accontentarmi di una secondo posto in campionato. Sono vice Campione del Mondo WSK».

Il fine settimana a Lonato

«La prime 4 gomme montate per le qualifiche hanno evidenziato dei problemi. Solo quarto tempo assoluto. Ma dopo un attento controllo abbiamo riscontrato un consumo della gomma posteriore sinistra ed abbiamo trovato un difetto di costruzione. Il team s’è mosso immediatamente ed ha deciso di compensare il problema aumentando la pressione dello pneumatico. Subito due settimi ed un terzo posto nelle manche eliminatorie. Il kart comunque scivolava da tutte le parti ed ho dato il massimo fino ad arrivare, con un mezzo non al top, in quarta fila. Sai, da regolamento l’ottavo classificato parte nella quarta casella nella prefinale B. Quindi domenica tutto sembrava risolto e nulla ormai poteva separarmi dalla vittoria e dalla conquista del titolo».

Sfuma il sogno a causa del contatto

«Dopo soli 300 metri di gara sono stato urtato sono finito contro le barriere e la consapevolezza che il mio sogno di laurearmi Campione Mondiale WSK era svanito. Al pomeriggio la rimonta nella finale. Quattordici posizioni recuperate in mezzo ai big mondiali ed il titolo di vice campione. Sono orgoglioso del fatto di non aver mollato nemmeno un centimetro».

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