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Sala trionfa nella prova del Mondiale WSK

Il pilota tredicenne Filippo Sala ha conquistato la vittoria assoluta con il Kart OKJ 125 del team Forza Racing nella prova Mondiale del World Series of Karting sul tracciato di Lonato in provincia di Brescia.
Al via ottanta piloti provenienti da trentotto paesi. Dopo tre qualifiche, quattro manche una prefinale ed una finale spalmate in cinque giorni, dal mercoledì alla domenica, unico grande protagonista è stato il giovane pilota trentino che ha dominato l’intero fine settimana.

Filippo, seconda vittoria consecutiva

«Sono emozionantissimo. Inseguivo questo obbiettivo da sempre. Da poco ho cambiato squadra ed ora gareggio per il team inglese Forza. Nelle prove libere ho staccato il miglior tempo in sei delle otto manche. Ero felicissimo. Nei kart è evento raro, visto che la continua ricerca di set up non permette di primeggiare con questa frequenza». Quindi le qualifiche di venerdì mattina. «Ho staccato il miglior riscontro cronometrico e quindi la pole position, che mi ha permesso di partire in prima fila nelle quattro manche eliminatorie. Ho vinto subito le prime due, visto che sono particolarmente veloce a gomma fredda nei primi giri, quando il kart è più scivoloso, per poi mantenere il distacco acquisito fino alla fine dei quindici giri previsti».

Le qualifiche di sabato

«Le condizioni atmosferiche e gli avversari mi hanno reso la vita decisamente più difficile. Nella terza manche mi ha raggiunto il francese Luka Scelles. Ho facilitato il sorpasso su indicazione dei miei segnalatori a bordo pista e poi mi sono messo all’inseguimento, lasciando sbollire il mio mezzo che nel frattempo era diventato inguidabile dopo 10 giri al comando. All’ultimo giro, pur consapevole di essere in difficoltà, ho sferrato un attacco in curva che ho portato a buon fine e mi sono accaparrato la vittoria. La quarta manche è stata disputata in una nebbia fitta e la visiera s’appannava. Dietro me 35 avversari scatenati e all’ultima curva ho gestito brillantemente un tentativo di sorpasso del turco Iskender Zulficari. Ad essere sincero, il casco appannato non mi ha permesso di vedere l’attacco che ho gestito senza accorgermene. La prefinale è stata una cavalcata verso la vittoria. Partito in testa e concluso in testa. Solo dopo aver vinto la prefinale ho realizzato che avevo vinto praticamente tutto: pole position, 4 manche e la prefinale stessa. La finale, e quindi la vittoria del WSK, era ad un passo».

La doccia fredda

«Jamie Croxford, team leader, mi chiesto se potevo scambiare la posizione di partenza con il mio compagno di squadra. A Lonato, chi parte a sinistra ha un enorme vantaggio ed è subito al comando. Una richiesta inaspettata, difficile da accettare, ma l’ho fatto pur sapendo di mettere in serio pericolo il primo gradino del podio».

Lo start della finale a posizioni invertite

«È stata una partenza che mi ha messo a dura prova. Dopo alcuni giri tiratissimi l’inglese Noha Baglin mi ha sorpassato andando poi leggermente lungo. Quindi l’ho superato e sono tornato in testa. Probabilmente la mossa che, con il senno di poi, mi ha permesso di conquistare la gara probabilmente più importate della mia vita motoristica».

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