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Kart

Sala conquista il prestigioso Trofeo delle Industrie a Lonato

Scelta decisamente coraggiosa, quella di Filippo Sala. Dopo una stagione sofferta il pilota trentino ha cambiato casacca. Lascia la squadra Ricky Flynn e si mette al volante del kart del team inglese Forza Racing nella categoria Ok Junior. Affronta così la prima gara sul tracciato South Garda Karting a Lonato in provincia di Brescia, la 52ª edizione del prestigioso Trofeo delle Industrie. Al volante d’un mezzo tutto da scoprire il tredicenne trentino domina dall’inizia alla fine. Rifila mezzo secondo a tutti i 54 finalisti nelle prove libere. Sempre al comando nelle sua manche sull’acqua con ottimi vantaggi sul gruppo degli inseguitori. Primo nella prefinale sull’asciutto e in finale sale sul primo gradino del podio con un vantaggio di 7” al secondo classificato. Addetti, squadre ed avversari lo hanno festeggiato. Tranne l’ex team che ha ingoiato la sconfitta. Quest’anno Filippo con il team Flynn aveva staccato 14 pole position senza vincere mai una gara. Calo prestazionale del pilota o un mezzo non performante? La risposta è arrivata dopo la gara a Lonato.

La stagione vista da papà Stefano

«Ad oggi una 2024 di grandi entusiasmi ed altrettante delusioni. In venti gare ha sempre primeggiato nelle fasi iniziali facendo registrare la più alta percentuale di pole position della storia del kart, ben 14 su 20. Per contro anche un record poco invidiabile: nessuna vittoria, ma solo alcuni importanti podi. Qui ci siamo messi in discussione. Com’era possibile che il “Miglior pilota al mondo sotto i 12 anni” avesse perso il suo lo smalto? Abbiamo smosso un team di psicologi, tra cui la trentina Sara Piazza, mental coach, esperti federali nella formazione di giovani talenti e lavorato mesi sul ragazzo alla ricerca delle ragioni psicologiche di questo insuccesso. Filippo era comunque il miglior pilota in Italia, ed anche queste performance deludenti gli permettevano di essere annoverato al quarto posto del prestigioso “International Ranking of Karting”. Insomma i presupposti per risolvere questo inspiegabile dilemma c’erano tutti. Il responso non è tardato ad arrivare. Il pilota, irruento e spettacolare, tendeva a surriscaldare i materiali gestiti da uno dei migliori team al mondo, il Ricky Flynn Motorsport».

Inspiegabile calo tra manche di prova e gara

«Scelte tecniche prese durante lo svolgimento di ogni singolo evento, un mix tra le pressioni dei pneumatici, regolazione di un determinato telaio e soprattutto la personalizzazione della carburazione di propulsori, tendevano a essere mandati in crisi dalla guida del giovane pilota trentino». Questo il commento dei tecnici dell’ex team.

Il salto nel buio

«Abbiamo abbandonato il team patrocinato da Norris e ci siamo affidati ad una nuova realtà. Abbiamo trovato una filosofia operativa molto diversa. S’è immediatamente visto a Lonato dove ha primeggiato nella corsa più importante dell’anno».

Filippo in gara con il nuovo kart

«Si è presentato alla partenza dell’evento nella peggiore delle condizioni, molto teso. Otto turni di prove libere dove Filippo ha dimostrato una supremazia schiacciante. La qualifica del venerdì con il conseguimento della pole position ha alimentato il timore di una debacle finale, come successo con l’altra squadra. Durante le due manche di selezione sotto l’acqua torrenziale, le due vittorie di Filippo con notevoli distacchi sui primi dieci piloti. Abbiamo intuito d’aver fatto la scelta giusta. La risposta finale domenica dove mio figlio ha vinto la prefinale davanti ai 54 partecipanti. La finale è stato un capolavoro. Ha vinto con sette secondi sul secondo classificato l’inglese Noah Baglin».

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