Tiziano Nerobutto è Campione Italiano Rally Autostoriche
Tiziano Nerobutto è Campione Italiano Rally Autostoriche del 3° Raggruppamento. Il driver di Tezze Valsugana al volante della sua Opel Ascona 400 conquista il primo titolo tricolore della carriera dopo una lunga lotta al Rally di Sanremo contro il siciliano Mannino su Porsche 911 SC.
L’intervista a Tiziano
«Una grande stagione dove abbiamo lottato sino all’ultima gara per il campionato. Il mio avversario è stato l’amico siciliano Natale Mannino. Io in gara con l’Ascona, lui con la Porsche 911 RS. Come detto, una stagione fantastica. Solo dopo un difficilissimo Sanremo, condizionato da un meteo allucinante, abbiamo potuto festeggiare. Subito un grazie all’Officina Dalla Palma per l’ottima macchina che ho sempre avuto a disposizione ed al Team Bassano che ci ha supportati. Vedi la nostra Ascona è una vettura del 1981, senza servosterzo e servofreno. Quindi un mezzo davvero fisico, impegnativo, dove abbiamo sempre guidato al top».
Gli appuntamenti 2024
«Ci siamo schierati in sei gare del tricolore iniziando dalle Valli Aretine, dove abbiamo vinto, per poi gareggiare in Costa Smeralda portando a casa un secondi assoluto del nostro Gruppo. Poi all’Historic Rally Valsugana con un quarto posto assoluto, secondo di Raggruppamento per poi affrontare l’Alpi Orientali, l’Elba Storico dove siamo saliti sul primo gradino del podio e infine Sanremo. Al mio fianco si sono alternati Giulia Zanchetta, Cristian Stefani di Tezze e mia figlia Francesca che mi detta le note da quando aveva 18 anni. È una navigatrice molto precisa, ricca di grinta ed energia».
La gara con maggior fascino
«In testa metto il Valsugana seguito dal rally dell’Elba. Non scordo sicuramente la bellezza e la difficoltà del Passo Manghen. A San Martino quest’anno ci siamo classificato secondi assoluti alle spalle d’un grande Tony Fassina in gara con la Lancia Stratos. Aggiungo la vittoria all’Oltrepò Pavese davanti agli equipaggi locali. Insomma, una grande soddisfazione incassare il campionato a 65 anni».
Foto Andrea Dalmonech