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In Vallecamonica Christian Merli fa bottino pieno "europeo"

Non ha lesinato i colpi di scena la 53ª edizione del «Trofeo Vallecamonica», gara in salita svoltasi nella giornata di oggi sul percorso tracciato da Malegno a Borno, che ha saputo chiamare a raccolta tutto il gotha italiano ed europeo della specialità, trattandosi di una gara valida sia per il Campionato Supersalita sia l’Europeo EHC.
Ad imporsi, alla fine, è stato Simone Faggioli (Nova Proto NP01), che ha costruito il proprio successo nella classifica assoluta (valida solo per l’albo d’oro) su una prima manche quasi perfetta, che gli è valsa il nuovo record del percorso: 3’42”60 il suo crono. Nella seconda, invece, complice il fatto di aver dovuto partire per due volte, si è dovuto accontentare della terza piazza assoluta, sufficiente comunque per imporsi nuovamente nel novero del Campionato Supersalita.

A dargli filo da torcere è stato il terzetto composto da Christian Merli, Geoffrey Schatz e Luigi Fazzino. Il pilota di Fiavé con l’Osella FA30 Judd è riuscito a piazzarsi secondo in entrambe le manche, con i tempi di 3’46”80 e 3’45”52, preceduto in un caso dal fiorentino e nell’altro dal suo rivale europeo Schatz, che se nella prima salita aveva pagato dazio ad uno spegnimento del motore (5° posto) nella seconda è stato il migliore. La somma dei tempi ha però premiato Merli di quasi 4 secondi. Il quarto incomodo, Fazzino, dopo la terza piazza di gara-1 a 3 decimi da Merli, ha dovuto dare forfait nella seconda per un guasto al motore, un inconveniente che ha costretto Faggioli a tornare sui propri passi per ripartire.
Per quanto concerne l’EHC, dunque, è Merli questa volta ad avere la meglio su Schatz: entrambi fanno bottino pieno nei rispettivi gruppi, ma il trentino rosicchia qualcosa al francese e allo spagnolo Joseba Iraola Lanzagorta, ieri ottavo assoluto, nella classifica “Best Perfomer”.
«Chiudo questa trasferta soddisfatto per il risultato raggiunto. - commenta Christian - Il tempo incredibile fissato da Faggioli nella prima manche non avrei potuto stabilirlo, quindi va bene così. La lunga trasferta americana è stata pesante e ne avverto ancora il peso sulle spalle, inoltre non abbiamo ancora trovato l’assetto migliore della vettura per i tratti più lenti, dove abbiamo poco “grip”, per questo valuto il bottino finale di questa trasferta soddisfacente».

Quarto è il siciliano Franco Caruso (Nova Proto NP 01-2) a 12”17, quinto il belga Corentin Starck (Nova Proto NP 01-2) a 12”91, sesto il ceco Petr Trnka (Norma M20FC) a 15”42, settimo Diego Degasperi (Norma M20 Gea Zytek). Il trentino chiude con il sorriso la trasferta bresciana, dato che alla fine è terzo, alle spalle di Faggioli e Caruso, nella classifica valida per il Campionato Supersalita. Con il tempo di 3’52”05 si è piazzato ottavo assoluto nella prima ascesa e con un 3’53”53 settimo nella seconda. «Fino a quando una gara non è conclusa non si può dare nulla per scontato. - ha commentato - Con i tempi che ho fissato nelle due manche non immaginavo che sarei potuto salire sul podio tricolore, ma anche altri concorrenti hanno incontrato qualche problema e così la giornata si è chiusa in maniera assai positiva».

Scorrendo la classifica alla ricerca dei trentini troviamo poi Matteo Moratelli su Nova Proto NP01 al 16° posto assoluto, decimo nel gruppo E2SC, e Giuseppe Ghezzi su Porsche 997 GT3 R, quinto nel gruppo GT, vinto un po’ a sorpresa dal padrone di casa Ilario Bondioni su Ferrari 488 Evo. A caccia di punti per il Campionato Europeo, nella categoria 1 e nel gruppo 3, c’era anche Antonino Migliuolo con la sua Mitsubishi Lancer Evo IX: O’Play ha vinto la seconda manche con quasi 3 secondi di vantaggio sullo slovacco Anze Dovjak su Hyundai, ma nella prima ha toccato una chicane a causa di un problema ai freni, pagando un distacco di quasi 4 secondi, e quindi alla fine ha dovuto accontentarsi del secondo posto finale. In quanto a Gabriella Pedroni, che compete nel Gruppo 4, dopo il quinto posto nella prima a manche, ha dovuto rinunciare alla seconda a causa di un problema alla pompa dell’olio.

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