Podio mondiale per Sala a Franciacorta
Terzo assoluto a Franciacorta. Per Filippo Sala è stato un fine settimana da incorniciare, dove era in programma la prima delle due prove italiane del World Series of Karting, ossia la Coppa del Mondo. Erano presenti i migliori 245 piloti di kart provenienti da quarantotto paesi nel Mondo. Filippo é ormai riconosciuto come il primo pilota in Italia ed il suo nome campeggia nel famoso Albo del Ranking Mondiale FIA al quarto posto della sua categoria, la OKJ 125, ed al settimo posto di tutte le categorie esistenti. Per trovare un altro italiano in una posizione serve indietreggiare di sei anni, quando un emergente Andrea Kimi Antonelli, oggi futuro debuttante in Mercedes Formula 1, otteneva gli stessi successi.
La cronaca di papà Stefano
“Per i non addetti ai lavori bisogna ricordare che l’altezza ed il peso di un pilota di kart hanno una grande influenza. Più un pilota é piccolo e compatto più é facilitato soprattutto con il grande caldo estivo, che tende ad attaccare di più i mezzi all’asfalto soprattutto su circuiti veloci come proprio quello di Franciacorta, preso in esame. Malgrado le condizioni avverse Filippo, seguito dal un nuovo coach di eccellenza Luca Guidi, con anni di esperienza con piloti di livello mondiale, non si é fatto intimorire dalle potenziali difficoltà generate dalla sua inusuale altezza di 170 cm per avere 12 anni. Dopo aver fatto siglare uno splendido terzo tempo assoluto in qualifica ha lottato fino alla finale di domenica dove é riuscito a conquistare il terzo gradino del podio. Detto questo dovrebbe scalare un gradino, da quarto a terzo, nel ranking mondiale e balzare in Top 5 della classifica assoluta”.
Il record
Da sottolineare che nel warm up del mattino Filippo ha fatto siglare un incredibile 47”632 che costituisce il record dell’evento ed il nuovo record della pista di Franciacorta nella categoria OKJ 125. Il 2024 è l’anno dell’apprendistato, della conoscenza dei nuovi avversari e del mezzo.
Il giro di boa della stagione 2024
“Ad oggi ben otto pole position su dieci gare. Ma c’è ancora molto da fare per concretizzare il potenziale nelle finali dove l’esperienza e la maturità del pilota, che ha ancora 12 anni. Di certo i due anni in meno rispetto ai suoi concorrenti, non lo stanno aiutando”.