motori.sportrentino.it
SporTrentino.it
Test Prodotto

Fiat 500X, il crossover italo americano 

Torino – L'auto italiana che mancava è forse “una delle Fiat migliori di sempre”. A giudizio di qualcuno addirittura “la Fiat perfetta”. È stata sviluppata per piacere e per evitare l'emorragia di clienti del marchio. Ma, soprattutto, è stata progettata per piacere. E quando si tratta di modelli compatti, Fiat sa come si fa, anche perché in casa ha un modello come 500 che è ormai un brand. E sia la versione “standard” sia quella allungata (500L) sono già prime nei rispettivi segmenti in Europa.

Fiat 500X è il crossover italiano con meccanica americana: viene prodotto a Melfi e può disporre delle stesse tecnologie di veicoli premium. È il crossover gemello di Jeep Renegade, anch'esso fabbricato a Melfi. L'offensiva è cominciata in rete, con pillole di anticipazioni che hanno preceduto l'anteprima mondiale al Salone di Parigi ed è proseguita poi con video online che hanno già fruttato milioni di contatti e migliaia di preordini e centinaia di contratti. Ad esempio per la Opening Edition, una versione top di gamma che ha portato ad almeno mezzo migliaio di vendite. Da lunedì 17 è disponibile anche la Web Editiom riservata i giovani. Poi, finalmente, la prova su strada.
Esteticamente è una 500 “dopata”, più robusta ed arrotondata che misura 4,25 centimetri di lunghezza (2 centimetri in più la versione Cross, che “suvizzata”) e che vanta 17,9 centimetri di altezza da terra (21,3° e 30,1° gli angoli di attacco ed uscita), anche se al volante la seduta può essere così abbassata da offrire una guida quasi sportiva. Il listino oscilla tra i 17.500 ed i 30.650 euro, anche se la Web Edition – ad esempio – viene offerta fino a febbraio (2.000 esemplari) a 17.250 euro.

La gamma è articolata su una versione metropolitana (allestimenti Pop, Pop Star e Lounge) e su una più muscolosa da “fuoristrada”, Cross a trazione integrale (Cross e Cross Plus). La gamma motori è razionale con l'aspirato benzina da 1.6 litri e 110 cavalli, il turbo MultiAir II da 1.4 litri e da 140 cavalli, l'1.6 MultiJet II da 120 (tutti con cambio manuale a sei rapporti e trazione anteriore) ed il 2.0 MultiJet II da 140 abbinato alla trasmissione automatica a nove rapporti ed alla trazione integrale. In seguito è prevista anche la disponibilità del turbo benzina da 1.4 litri da 170 cavalli e del più “esagerato” TigerShark 2.4 da 184 ed anche un “piccolo” gasolio da 1.3 litri da 95 cavalli.

In base ad allestimenti e dei pack – due per ciascuno fra comfort, sicurezza e tecnologia – Fiat 500X può disporre di telecamera posteriore, sistema di monitoraggiod egli angoli ciechi, cruise control adattativo, del mantenimento della corsia e di un sistema di infotainment con touchscreen fino a 6,5 pollici con un sistema di navigazione aggiornato ogni 2 minuti che dovrebbe essere in grado di far risparmiare fino al 15% di tempo in auto.
500X è la Fiat “premium”, che per vendere non dovrebbe giocare sul prezzo (inferiore), ma sui contenuti (maggiori). L'impressione è buona, grazie ad interni di pregio (per il segmento), ma nei test drive vengono sempre messe a disposizione le versioni top di gamma: a Torino Lounge e Cross Plus. La plancia è essenziale e chiara ed il grande schermo è collocato in posizione ben visibile.
L'assetto è nemmeno troppo sorprendentemente rigido, che naturalmente è necessario per contenere gli eventuali rollii dovuti all'altezza da terra. L'auto è assolutamente composta e sull'abitabilità non si può dire niente: anche il passeggero posteriore centrale riesce a sedersi senza doversi inchiodare le ginocchia alle spalle. A farne le spese è il bagagliaio, la cui capacità non è da primato ed oscilla fra i 350 ed i 1.000 litri. Si lascia decisamente apprezzare il cambio a 9 marce, provato sulla Cross Plus con motore Multijet di 2.0 litri a trazione integrale, è equilibrato e senza “vuoti”. Sembrerebbe quasi eccessivo su un modello così, invece con le sue cambiate senza strappi rende l'auto molto confortevole. Il turbodiesel è silenzioso ed offre il meglio ai bassi e medi regimi, perché non brilla in fase di allungo. Un un'unità “rotonda” ed efficiente, in ogni caso. 

Il motore benzina 1.4 Turbo MultiAir2 (trazione anteriore) assomiglia parecchio ad un motore diesel, con analoghi pregi e difetti. É capace di buoni spunti e, se si riescono a sfruttare i lunghi cambi della trasmissioni manuale, anche di consumi sufficientemente contenuti. Su entrambi i modelli, sono piaciuti sia lo sterzo sia l'impianto frenante. Buona la tenuta di strada, anche sul bagnato.
M.E. 

© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,375 sec.