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BMW Serie 5, smartphone a quattro ruote

Roma – Quarantatremila 750 euro. È il prezzo dell'entry level di Bmw Serie 5 (4,907 metri di lunghezza nelle versione berlina e familiare e 5,004 in quella gran turismo), che il costruttore bavarese ha appena sottoposto ad un facelift a metà del ciclo di vita dell'ultima (finora) delle sei generazioni prodotte. Con un milione di esemplari commercializzati in appena 3 anni e mezzo è anche quella di maggior successo. 

Gli stessi puristi dell'elica avrebbero difficoltà a rilevare le differenze tra il modello prima e dopo l'aggiornamento che ha riguardato l'intera gamma: berlina, touring e gran turismo. In realtà, la più sportiva GT è quella che, almeno per quanto riguarda il “lato B” è più facile da distinguere poiché il posteriore è stato modificato ampliando anche la capacità del bagagliaio (60 litri in più di prima). Le altre modifiche sono poco più che dettagli: indicatori di direzioni inseriti negli specchietti retrovisori esterni, gruppi ottici anteriori e posteriori. Le luci allo xeno sono incluse nell’equipaggiamento di serie di tutti i modelli e per la prima volta è disponibile l’optional luci a LED e fari fendinebbia a LED. 

All'interno ci sono finiture nuove e e ancora più curate. Quello che cambia, soprattutto per il mercato italiano “affamato” di motori a gasolio razionali (nei costi di gestioni) e “spregiudicati” nelle prestazioni, è l'equipaggiamento sotto il cofano. E nell'armamentario tecnologico, tanto che ormai la nuova Serie 5 può diventare una sorta di “smartphone” a quattro ruote.

Il nuovo motore d'ingresso alla gamma di Bmw Serie 5 è un turbodiesel molto “furbo”, il quattro cilindri 518d con tecnologia Bmw TwinPower Turbo da 143 cavalli. L'unità da 2 litri è disponibile “solo” sotto i cofani delle carrozzerie berlina e touring con velocità di punta di 214 e 206 chilometri all'ora. Con i suoi 360 Nm di coppia è un bel motore, dall'erogazione pronta e rotonda. Pur disponendo di uno spunto buono (è pur sempre una Bmw) è in fase di allungo che si fa apprezzare di più. In realtà, nel caotico traffico romano, sia in città sia sul raccordo anulare, più che la capacità del motore di beneficia dell'assetto e dell'impostazione della vettura, agile nonostante le dimensioni.

Bmw Serie 5 518d è una “soluzione” intelligente ma anche una risposta significativa alla domanda del mercato: i modelli alimentati da unità diesel incidono tra il 96% ed il 99% delle vendite di Serie 5. Tant'è vero che anche Bmw (come aveva già fatto, ad esempio, anche Mercedes-Benz con l'adozione, su Classe C, di un Cdi 180 BluEfficiency da 2.1 litri e 120 cavalli) strizza l'occhio con decisione alle flotte, con una versione messa a punto apposta per i clienti business. 

Come sempre, tra i consumi annunciati e quelli reali, c'è una della differenza: 13,5 chilometri per litro quelli percorsi e 20,8 quelli dichiarati. Ma, appunto, è sulla “distanza” che questo modello offre il meglio. Del resto è costruita per far star comodi i passeggeri. La stessa insonorizzazione è a livelli eccellenti e malgrado il “downsizing” dell'unità. Lo sterzo è preciso e veloce e l'impianto frenante non delude (e ci mancherebbe altro). Al solito affidabile e “morbido” il cambio automatico, che su altri modelli (e con altri motori) è ancora più fluido.

Nel facelift, Bmw ha introdotto anche un altro nuovo motore che si inserisce al top della gamma. Un propulsore assai poco italiano. È il V8 Bmw TwinPower Turbo da 4,4 litri da 450 cavalli. Gli ingegneri sono intervenuti sulla potenza, aumentata del 10% (650 NM di coppia), ma anche su consumi ed emissioni, limate del 17%. Sotto il cofano di Bmw Serie Gran Turismo proietta il modello in 5 secondi ai 100 all'ora con una velocità di punta di 250 orari. Un “giocattolino” che può diventare anche piuttosto costo e sfiorare i 93.700 euro nella versione a trazione integrale (xDrive) ed allestimento Luxury. Per tutti, la buona notizia è che la rivisitata gamma include solo motori già Euro6. 

Dal punto di vista tecnologico, Bmw offre praticamente tutto quello che è possibile offrire, incluso un servizio (a pagamento) che consente di richiedere assistenza ad un centralino il quale manda le informazioni direttamente sul computer di bordo. Le funzioni dell'evoluto Connect Drive potranno anche venire continuamente arricchite e aggiornate. Con Serir 5, Bmw azzarda anche una prima e “complessa” soluzione di guida autonoma: con il Traffic Jam Assistent (che arriva con novembre) chi sta al volante viene alleggerito dalle sue responsabilità in caso di incolonnamenti perché il sistema si occupa della distanza ed anche della corsia.

M.E.

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