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Citroen C4 Grand Picasso, un loft viaggiante

Berchtesgaden (Germania) – Sette posti. Veri. Quasi verissimi. Anche gli ultimi due, quelli della terza fila. Gli ingegneri di Citroën hanno fatto i miracoli sulla nuova C4 Grand Picasso, appena 17 centimetri più lunga della versione a 5 posti. In pratica hanno allungato il passo di 11 centimetri ed in 4,59 metri – una dimensione tutto sommato “compatta” - hanno ricavato uno spazio adeguato per 7 “poltrone” singole, le prime cinque regolabili in modo indipendente.

Sul mercato italiano debutta il 20 ottobre con un prezzo che parte da 23.400 euro (fino ad un massimo di 34.800), inclusa una riduzione di 2.000 euro in caso di rottamazione.
Citroën C4 Grand Picasso è comoda e luminosa, due caratteristiche che ne hanno già decretato l'apprezzamento del pubblico. Il nuovo modello è però ancora più high-tech, anche dal punto di vista dei motori. Perché su questa monovolume “aeronautica” debutta l'Euro 6 BlueHDI da 150 cavalli. È un 2 litri con FAP di serie accreditato di consumi molto contenuti: fino a 23,8 chilometri per litro di gasolio. Nel lungo test drive tedesco, è stato impossibile superare i 16 chilometri per litro, ma è stato invece sorprendentemente facile (senza sacrificare troppo il comfort a bordo: fino ai 190 quasi non ci si rende conto dell'andatura) raggiungere la velocità massima di 210 all'ora (209 in prova secondo il tachimetro). L'ottimizzazione del motore è stata ottenuta grazie al sistema Selective catalytic reduction (SCR) che riduce fino del 90% le emissioni di Nox e limita quelle di CO2 (110 g/km nella versione con cambio manuale).

Al volante, il loft viaggiante si “addomestica” con impressionante facilità. Ha una buona tenuta di strada ed un assetto rassicurante. Il motore si concede soprattutto in fase di progressione, anche se non ci si può lamentare nemmeno dello spunto. 

I modelli che entreranno in produzione a novembre avranno anche la possibilità di venire abbinati alla nuova trasmissione automatica (buona, ma non eccezionale) con emissioni di CO2 di 117 g/km e i consumi di 4,3 litri per 100 chilometri. Dati sui quali influisce anche l'adozione dello Stop&Start

Secondo la migliore tradizione del casa del doppio chevron, la vita a bordo assomiglia a quella della veranda di un soggiorno grazie ai 5,7 metri di superficie vetrata massima. Il parabrezza panoramico è di serie, mentre il tetto vetrato è disponibile come opzione. Comodi non sono soltanto i sedili (inclusi, con i paragoni del caso, gli ultimi due), ma anche l'accesso alla vettura: alla terza fila si accede con facilità e senza contorsionismi. La capacità del bagagliaio è lievitata di 69 litri con i divani in posizione standard. Arriva a più di 1.800 con i sedili ripiegati e vanta una lunghezza di carico da 2,7 metri, cioè quasi come quella di un mezzo professionale.
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Esteriormente C4 Grand Picasso si distingue dalla “sorellina” (si fa per dire) C4 Picasso per via delle barre al tetto e dei proiettori anteriori montati più in basso, mentre al posteriore esibisce un “portellone avvolgente” a comando elettronico e fari a forma di “c”, richiamando la lettera iniziale della marca. 

La gamma dei propulsori include anche due motori benzina da 1.6 litri da 120 e 155 cavalli e due a gasolio di analoga cilindrata. Si tratta dell'AirDream con Fap da 90 cavalli e dell'e-HDI da 115 disponibile sia col cambio manuale sia con la trasmissione pilotata ETG6. Dal punto di vista tecnologico, Citroën C4 Grand Picasso può venire equipaggiata con tutte le soluzioni più avanzate. Al centro della consolle sono concentrati due schermi uno da 7 e l'altro addirittura da 12”: le dimensioni ed il posizionamento rischiano di distrarre chi guida, ma forse si tratta solo di farci l'abitudine. Sul comfort di bordo, l'unico aspetto da rivedere è quello sui flussi d'aria dell'impianto di condizionamento. 

M.E.

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