motori.sportrentino.it
SporTrentino.it
Rally

Serena Mattivi nella Top Ten In Qatar

Serena Mattivi è volata a Doha in Qatar nel Golfo Persico per dettare le note alla campionessa tedesca Edith Weiss al volante della Mitsubishi Lancer Evo X nella 47ª edizione del Qatar International Rally 2022 valida per il Campionato Fia del Medio Oriente. Dopo due giorni di gara chiudono al 9° posto.
Al via nomi di prestigio quali Kris Meeke e Mads Ostberg su Skoda Fabia R5 ed il pilota di casa, vincitore della gara, Nasser Al-Attiya su VW Polo R5. Il principe qatariota, tra l’altro, era reduce dalla sua quarta vittoria alla Dakar nel gennaio di quest’anno.

Le emozioni della navigatrice della Scuderia Destra 4
“E’ come avessero chiesto ad un tifoso di calcio di giocare una partita in serie A con i campioni. Credo ancora di sognare. Vedi, tre settimane fa il pilota Stefano Marrini mi ha messa in contatto con Edith per capire se potevo navigarla in Qatar. Non ci credevo e sarò sempre grata a Stefano d’avermi fatto conoscere la pilota tedesca. Mi sembrava di aver vinto alla lotteria. Sono atterrata a Doha ed ho conosciuto Edith, che immediatamente mi ha trasmesso grande carattere e simpatia. Due passaggi di ricognizioni nel deserto senza punti di riferimento, tranne qualche rete arancione da cantiere o birilli. Quindi speciali ingannevoli con pietre sul tracciato”.

La 47ª edizione del Qatar International Rally 2022
Start dal circuito di Losail vicino a Doha per affrontare due giornate di gara in un rally con una lunghezza di 643 chilometri, dove 212 costituivano le dodici speciali in programma.

Il racconto di Serena
“Non avevo mai gareggiato fuori dall’Italia ed ero molto emozionata, ma la mia pilota mi ha subito tranquillizzato. Il timore era forare, ma siamo riuscite ad arrivare a fine giornata senza problemi. A sera ero carica di adrenalina e la Weiss mi ha portato a visitare la città vecchia di Doha. Non solo, ma essendo appassionate entrambe di animali abbiamo visitato un canile, dove Edith ha adottato due cani. Dimenticavo di dirti che durante le ricognizioni abbiamo salvato un gattino che era sul tracciato. Lo abbiamo caricato in macchina”.

La seconda tappa
“Giornata faticosa, ma la pilota non ha mollato mai un attimo ed ha superato se stessa. Straordinaria. Abbiamo concluso in 9ª posizione assoluta e premiate come equipaggio femminile. Sono felicissima. Sul palco c’erano le bandiere dei partecipanti ed il tricolore era per me. Non ho nascosto le lacrime. L’obiettivo? Arrivare senza danni al traguardo e ci siamo riuscite. La Mitsu è sempre stata la vettura dei miei sogni. Abbiamo gareggiato in Classe N4, consapevoli che il maggior peso della vettura ci avrebbe costretto a staccate anticipate e ripartenze totalmente diverse alle quali ero abituata. Ma Edith non ha mostrato di sentire queste differenze. Sempre a tavoletta, visto che era la sua 30ª partecipazione a questo evento. La soddisfazione maggiore l’ho avuta quando lei m’ha detto che s’era trovata molto bene con me ed era soddisfatta del mio lavoro. Calcola che le note erano un miscuglio tra tedesco e inglese”.

A tavola con i big
“Un momento magico. A fine gara sedersi a tavola con i campioni e prendere l’aperitivo. C’erano Kris Meeke, Chris Patterson, Mads Ostberg, Ilka Minor e Dale Moscat è stato emozionante. Non capita tutti i giorni di farsi offrire una birra da Kris, parlare e confrontarsi con navigatori professionisti come Moscatt pronti a dispensare ottimi consigli per migliorarsi. È stato un abbraccio per l’anima”.

La passione per i motori
“Il mio papà mi ha cresciuta a ‘pane e Motori’. Lui è un grande appassionato, soprattutto di Formula 1. Mi ha sempre portata alle cronoscalate e le prove del GP di F1 ad Imola. Ho sempre e solo sognato di salire su una macchina da corsa e finalmente nel 2013 ho debuttato con il mio compagno nel mio primo Rally con un Peugeot 106 Gruppo A. Da quell’anno ad oggi ho avuto l’opportunità di partecipare a svariati Rally sia su asfalto che su terra con diversi piloti. Poi una cinquantina di gare. Sottolineo che ho imparato moltissimo da Armando Betta un veterano che ha creduto molto in me e mi ha fatta crescere professionalmente”.

Autore
Maurizio Frassoni
© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,203 sec.