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Regolarità

Vittoria per Spagnoli e Bellini nella 29ª Stella Alpina 

Alla loro prima partecipazione l’equipaggio bresciano formato da Franco Spagnoli e dal sedicenne  Michele Bellini, in gara con la Fiat 508 Ghia S del’33, hanno vinto la 29ª rievocazione storica della Stella alpina, gara di regolarità riservata a vetture A.S.I. ante ’55, organizzata dalla Scuderia Trentina Storica di Trento disputatasi questo fine settimana sulle strade del Trentino Alto Adige. Alle spalle dei vincitori si sono piazzati i mantovani Mozzi-Biacca, Triumph TR2 del 1955 che hanno preceduto gli altri bresciani Cristina-Baroli, Porsche 356 pre A cabrio del 1953.

I portacolori dell’Old Whells Veteran Car Brescia, su una rara Fiat Ghia 508 S del 1933, sono scattati a testa bassa fin dalla tappa di venerdì, che si è conclusa a Comano Terme. Una ulteriore conferma dello strepitoso momento di forma attraversato dal duo bresciano capace di portare a casa quattro successi nelle ultime cinque manifestazioni disputate. Nel tappone dolomitico di sabato i leader della generale hanno consolidato il primato approfittando anche della scarsa verve di Giordano Mozzi e Stefania Biacca, grandi favoriti della vigilia ed alla ricerca del terzo successo nella regolarità trentina dopo le vittorie ottenute nel 2010 e 2013, che si sono parzialmente riscattati nella terza frazione conclusasi domenica a Riva del Garda. 

Troppo tardi però per riconquistare la vetta della generale. Sul terzo gradino del podio si sono piazzati i novaresi Cristina-Baroli che nella tappa finale hanno saputo consolidare il piazzamento conquistato a Madonna di Campiglio al termine del massacrante tappone dolomitico di sabato, 380 chilometri, che ha messo a dura prova vetture e concorrenti seppur in uno scenario unico come sono le Dolomiti. Quarta piazza finale per i bresciani Iacovelli-Bertoletti, Porsche 356 del 1954 che al termine del weekend di gara hanno preceduto Ronzoni-Ronzoni, Fiat 1100 /103 Tv del 1956, D’Antinone-De Biase, Mercedes 190 SL del 1959, Colpani-Cristiano, Jaguar XK 120 del 1952, Girardi-Mastellini, Porsche 356 Pre A del 1955, Roversi-Miglioli, Lancia Aurelia B20 del 1954, e Manuela Gobbi, in coppia con Riccardo Riboldi, applauditissima lungo tutto il percorso per la sua caparbietà e forza di braccia alla guida della sua Fiat Giannini 750 del 1937.

Stella alpina Touring
Nella speciale classifica riservata alle vetture post’56 denominata “Stella alpina Touring” il successo finale ed il trofeo Ronzoni è andato al “solitario” Carlo Ballabio, portacolori della Scuderia Trentina Storica su Alfa Romeo Spider Junior del 1969, che ha preceduto sul podio Pighi-Colla, Porsche 356 Roadster del 1961, e Garilli-Draghi, Alfa Romeo Giulia spider del 1962. La Coppa Base riservata alle scuderie è stata invece ad appannaggio della Brescia Corse mentre la Scuderia Morandi è risultata la scuderia più numerosa al via della rievocazione storica trentina che come tradizione si è svolta in tre tappe lungo le strade del Trentino Alto Adige.
Apripista di lusso, un gruppo di Ferrari moderne anche loro impegnate nelle stesse prove di abilità al centesimo di secondo delle auto storiche. Nelle classifica loro riservata, primo posto per la coppia Schenk-Schenk davanti a Scaravonati-Fabbro e Zobele-Trentinaglia.
Nella prima frazione di gara, dopo la partenza dal MUSE disegnato da Renzo Piano, la cinquantina di equipaggi in gara, con presenze da Germania, Svizzera e perfino dal Giappone, si è cimentato su di un percorso che si è concluso, dopo ottanta chilometri, a Comano Terme, in piazza Mercato prima di trasferirsi a Madonna di Campiglio per il pernottamento. Sabato, seconda tappa con il tradizionale tappone dolomitico, 360 chilometri, con start dalla centralissima piazza Righi a Madonna di Campiglio, ha visto le old cars impegnate su di un percorso che ha toccato la val Gardena, val di Fassa e Fiemme, Colfosco, Canazei, Moena, Cavalese, Lavis ed arrivo a Madonna di Campiglio. Domenica, ultima fatica dell’edizione 2014 con partenza da Spiazzo Rendena ed arrivo, dopo un centinaio di chilometri passando per le valli Giudicarie e di Ledro, in piazza 3 Novembre a Riva del Garda.  

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