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Salita

Bottura domina a Rieti

Al volante della sua Osella PA9/90 del 1984, Adolfo Bottura primeggia, tra le vetture storiche nella 56ª Rieti –Terminillo. Dopo la vittoria assoluta in Bondone, il pilota trentino si ripete in una sofferta edizione della gara laziale.

In prova, sul tracciato lungo 13,450 chilometri, stacca dapprima un 6’21”33, mentre nella seconda manche si migliora di otto secondi. Nella notte tra sabato e domenica si scatena il diluvio ed al mattino la strada è bagnata con nebbia nella parte alta.
Il direttore di gara, Fabrizio Fondacci, attiva la procedura per dichiarare “corsa bagnata” ed accorcia il percorso a 8,050 chilometri per il persistere della nebbia. La manifestazione inizia poco prima di mezzogiorno.

L’intervista
“Decisamente soddisfatti su un tracciato molto veloce con allunghi ed “esse” da affrontare con marce alte ed interrotto da soli quattro tornanti. Manche unica di gara accorciata a 8,050 chilometri. Un primo tratto velocissimo con una chicane per poi arrivare al secondo intermedio, dove c’era l’arrivo di questa edizione con una nebbia inaspettata. Dopo il traguardo, infatti, si procedeva lentamente con i commissari che sventolavano bandiere gialle sino al parco chiuso. Ho vinto in 3’59” con gomme da bagnato, ma forse la copertura giusta sarebbe stata l’intermedia. Comunque nel sottobosco era ancora umida. La macchina era perfetta ed è stata una bella vittoria, pur ammettendo che gli avversari non erano molti”.

L’Osella PA9/90
“Una sport originale di 35 anni fa con cambio manuale, iniezione meccanica ed un propulsore BMW di 2400 con una potenza di 340 cavalli. Il peso è di 640 chilogrammi”.

Autore
Maurizio Frassoni
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