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Il gigante Giampiccolo

Marco Giampiccolo esordì nel mondo dei motori, grazie all’aiuto d’uno staff di amici guidato da Diego Degasperi e dal padre Andrea, alla Trento – Bondone. Era preoccupato per la visita medica per il rilascio della licenza. Sarebbe riuscito a superarla? E’ affetto da fibrosi cistica. 

Due anni fa
“Ho la fibrosi cistica. Ma, voglio sottolinearlo: corro in Bondone ed ho la fibrosi cistica. Non voglio assolutamente essere trattato da ammalato. Non voglio essere compianto. Realizzo un sogno. Sono un pilota ed affronto la gara più bella d’Europa”. 

Testimonial
“Per la prima volta sarò testimonial di questa grave patologia. Si sono intrecciate moltissime cose e sarò al via. Non nego d’aver pensato che forse era meglio che i sogni restassero tali, ma poi è andata diversamente. Mi sono comperato il casco, mentre la tuta è un regalo di Gianluca Cainelli. Il collare Hans, obbligatorio, mi viene prestato. Insomma, vivo un momento intenso, impossibile fino a qualche mese fa”. Ed ancora: “Per la prima volta contribuisco alla ricerca. Spesso ho pensato che fosse quasi una moda la raccolta di fondi per tutte le malattie del mondo. Questa volta è diverso. Sono coinvolto. Ho scelto io di partecipare. Di certo non sono stato manipolato da nessuno. Vivo intensamente tutto questo e ci credo. La patologia mi venne diagnosticata subito, appena nato. Ci convivo da 25 anni. Colpisce soprattutto i polmoni ed ovviamente sono fragile alle malattie legate al sistema respiratorio. Farmaci e fisioterapia polmonare, sono le cure che debbo seguire. Ma a volte, dopo tutti questi anni, mi trasformo in un pessimo paziente. Allora mi piombano in testa le parole del mio medico che mi ricorda di non dimenticarmi di lei, perché lei non si dimenticherà mai di me”. 

2013
Due anni dopo, con alle spalle cinque rally e tre cronoscalate, ci si ritrova. E’ nato “Un sogno per vincere”. 
“E’ancora una cosa fresca, nata quest’anno con l’aiuto di papà. Grazie ai nostri patner cerchiamo di realizzare i sogni sportivi di ragazzi o ragazze affetti da questa malattia. Lo dico con forza: possiamo affrontare tutto. Con più fatica, ovvio. C’è chi corre a piedi ed in bicicletta. Beh, noi ci siamo, se vogliono partecipare a qualche evento particolare. Contribuiamo, grazie soprattutto ai nostri benefattori, alla ricerca, ma nel contempo vorremmo realizzare i desideri. Come è successo a me due anni fa”. 

Un grande Giampiccolo
“Sappiamo che la morte c’è, quindi vivi al massimo la vita. Ci sono ragazzi che sono stati più sfortunati”. Scendiamo nei dettagli e prosegue indicando il nome del sito “unsognopervincere.it”. “Nasce dall'idea che non bisogna solo sopravvivere nella vita, ma bisogna viverla. E uno dei modi per farlo davvero è realizzare i propri sogni, piccoli o grandi che siano. Per un malato di fibrosi cistica realizzarli a volte è molto complicato o impossibile perché un ragazzo malato ha delle enormi limitazioni date dalla malattia, dalle pesanti cure giornaliere e dalle convinzioni della società, che ad esempio ti etichetta come malato e come tale non puoi fare nulla. Dalle mie esperienze ho capito quanto è importante vivere e non avere rimpianti. Ora infatti ho due grandi sogni: uno è quello di fare il pilota di rally, e l'altro è realizzare i sogni di altri ragazzi che come me vogliono sorridere alla vita, anche con una malattia. Insomma, stiamo realizzando quello che fino all'anno scorso era solo un idea“impossibile”. 

La sensibilizzazione 
“I nostri adesivi, sono presenti ormai su moltissime vetture che gareggiano sia nei rally sia in salita. Come detto, ci stiamo impegnando molto per essere presenti con una vettura sponsorizzata solo con i loghi “Un Sogno per Vincere” al prestigioso Monza Rally Show. 

Il Rally di Monza
“E’ un mio grande sogno. Non solo per il prestigio della gara, ma anche per la sfida contro me stesso per la fatica fisica. Ma l’obbiettivo più importante è l'enorme visibilità che potrà dare quest’evento al nostro piccolo progetto, così da poter crescere sempre più e anno dopo anno, realizzare i sogni di sempre più ragazzi malati di fibrosi cistica che vogliono “vivere la vita”. Un suo sogno? “Mi piacerebbe far gareggiare un ragazzo affetto dalla nostra patologia, alla Trento – Bondone 2014. Com’è successo a me”.

Foroservizio ANDREA DALMONECH

Autore
Maurizio Frassoni
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