Alfa Romeo 4C, supercar senza compromessi
Balocco – “Alfa Romeo è tornata”, sorride Harald Wester, amministratore delegato del Biscione e di Maserati. È tornata con una supercar senza compromessi da 4 metri di lunghezza. Una sportiva in tutti i sensi: nelle prestazioni e nelle linee. I designer hanno rispolverato l'estetica di modelli gloriosi come Scarabeo 1966 e Stradale 33, conferendo alla nuova Alfa Romeo 4C un look aggressivo. Ma assieme agli ingegneri hanno messo a punto anche una carrozzeria in carbonio (monoscocca da appena 65 chilogrammi) che caratterizza una vettura che pesa meno di 900 chili (895). Alfa Romeo 4C monta il motore trasversale sul retrotreno ed ha la trazione posteriore. Il propulsore è il moderno 1.750 benzina da 240 cavalli e 350 Nm di coppia che spinge Alfa 4C fino ai 258 chilometri all'ora con un'accelerazione da 0 a 100 di 4,5 secondi.
L'unità è già Euro 6 ed è accreditata di un consumo di 6,8 litri per 100 chilometri nel ciclo combinato europeo (157 g/km di CO2 di emissioni). Il dato rivela l'efficienza del propulsore, anche se è difficile anche solo immaginare di mettersi al volante di 4C e tenere d'occhio questo parametro. Con le prestazioni di cui è capace, è già molto se si riesce a non superare (troppo) i limiti di velocità.
In pista, a Balocco, dove si può “esagerare”, impressiona anche la capacità di frenata: da 100 orari a 0 in appena 36 metri si legge fra i dati tecnici. Pigiando a fondo il pedale si avverte chiaramente una grande efficienza del sistema frenante.
Ma una supercar così è fatta per lasciarsi andare più che per fermarsi. Per questo la nuova 4C è assolutamente divertente da guidare. Anche perché guidare è praticamente l'unica cosa che si può fare. I posti sono due, lo spazio all'interno non è troppo (appena un paio di tasche per sistemare portafoglio e telefono cellulare ed il bagagliaio (tutt'altro che regolare) ha una capacità di 110 dm3.
Ma aprendo il portellone posteriore si scopre la bellezza del propulsore e se ne intuisce tutta la sua grinta. Anche spalancando le portiere se ne intuisce il dna sportivissimo, perché si sta seduti praticamente per terra.
Ingranata la marcia, ancora con il finestrino abbassato, se ne avverte anche tutto il sound rotondo e tutt'altro che discreto. Con i vetri alzati non cambia molto. Ma è la Romeo 4C è bella così. Aggressiva. Muscolosa. Filante. Grintosa.
L'accelerazione schiaccia contro il sedile. La risposta delle sterzo, giustamente duro, è precisissima. Alfa 4C rispetta i comandi di chi sta al volante, che deve però avere un'eccellente personalità se la vuole portare fino al limite (o quasi). In pista, con la solita disarmante facilità, lo fanno i collaudatori, che impostano la frenata quando sembra sempre troppo tardi. Ma la supercar del Biscione non tentenna. È incollata all'asfalto. Ha un assetto rigido, ma composto. Il sistema Dna consente di selezionare tra 7 differenti impostazioni di guida. Alla Race, la più estrema, è meglio non pensare proprio per via della sua risposta “esagerata” da impiegare praticamente solo quando si è in pista. Apposta, anche il suo semplice inserimento richiede più tempo.
Il responsabile del design esterno, Alessandro Maccolini, spiega che rispetto al concept è stato eliminato tutto il superfluo per raggiungere gli obiettivi del progetto: trasformare un sogno in realtà, cioè una vera supercar a prezzi accessibili. Il listino parte da 53.000 euro.
Alfa Romeo 4C è stata sviluppata soli 28 mesi, cioè il tempo impiegato per passare dal concept alla strada. Con ottobre verranno aperti gli ordini europei, dopo la prevendita (già avvenuta) della Launch Edition. Con il primo trimestre Alfa 4C debutterà anche in Africa ed in Medio Oriente e con il secondo trimestre arriverà anche nel continente americano, in Asia ed in Australia.
Chi la vuole deve pazientare: i tempi di consegna sono di almeno sei mesi. Del resto la produzione è limitata: non più di 16 auto al giorno, cioè 3.500 l'anno.
M.E.