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Wilton Classic Supercar

Gli inglesi hanno una innata passione per le automobili. Ogni fine settimana sono in programma raduni sia per vetture d’epoca, per mezzi moderni ed auto da corsa. Non solo, ma piste come Silverstone, Donington, Goodwood e Brands Hatch, tanto per citarne alcune, ospitano ogni fine settimana eventi sportivi, dove le tribune sono sempre gremite. 

Wilton Classic Supercar
E’ un evento unico, indimenticabile per ogni appassionato, organizzato da Lord Pembroke e Jay Broom.  

Abbiamo avuto la possibilità di parteciparvi grazie a Stephan che disponeva per l’occasione, d’una fantastica Alfa Romeo 8C costruita in soli 500 esemplari. Dotata d'un propulsore otto cilindri di 4.700 cc capace di 450 cavalli di potenza con cambio al volante. 

La prima parte del programma era stata rigorosamente tenuta segreta al pubblico. Partiti da Banbury, ci siamo diretti all’aeroporto RAF di Wroughton. 

Di buon mattino, sono arrivate circa duecento tra supercar ed Hypercar come le Pagani Zonda C12, la francese Bugatti Veyron, le Ferrari Enzo, Lotus, Aston Martin One 77, McLaren SLR, Jaguar C-X75, XJR15, XJ220, Ferrari 599XX. 

L’elenco è ancora lungo, ma sono tutti mezzi al top. Il clima è sereno. Un ritrovo di vecchi amici, orgogliosi di mostrarti ogni dettaglio dei loro gioielli. 

Sulla pista, poi, la sfida, lo Speedrun. Due vetture allo start per affrontare il chilometro lanciato. 

Si lotta contro Porsche, Lamborghini Superleggere a trazione integrale, Cobra ed Aston Martin. Il sound del motore al limite è splendido ed il colpo del cambio di marcia raddoppia l’emozione.   

Il trasferimento verso il punto di ritrovo è una lunga sfilata di mezzi straordinari. La gente sulla strada si ferma incuriosita ed osserva. Alza il pollice, applaude. Dopo un breve sosta al punto di raccolta si riparte verso Wilton House nella contea di Wiltshire, straordinario palazzo risalente al 1500 circondato da 84 mila metri quadrati.  

Verso mezzogiorno, la Polizia britannica ferma il traffico quotidiano ed inizia la stupefacente Supercar Parade. Il folto pubblico, delimitato semplicemente da una corda, ammira entusiasta il passaggio delle vetture. 

Succede quello che per noi è impensabile. Scena unica, mai vissuta. Sono presenti oltre 12 mila persone. 
Gli spettatori invitano a fermarsi e chiedono “revvit”. Stephan traduce e spiega che vogliono sentire il suono del motore. In folle, s’accelera più volte sino a portare il motore agli alti regimi. 

Poi ringraziano. Hanno fatto tutti la stessa cosa, ma siamo stati surclassati dal 12 cilindri della Ferrari Enzo e quello della Berlinetta. 

Si prosegue lentamente, a passo d’uomo, Ancora “revvit”. Ancora accelerate. Almeno una decina di volte. Poi appare il parco di oltre otto ettari. 

L’organizzazione è perfetta. Sono allestiti più spazi che contengono circa una decina di vetture ciascuno. Come sempre circondati da una sola fune. Nessuno, tra il pubblico, si permetterebbe d’oltrepassarla. 

Siamo a fianco d’una Ferrari 599 Gto ed una Lamborghini Gallardo. Più il là c’è l’Aventador. Ma l’elenco è incredibile. Ford Gt, Bugatti, Jaguar, Maserati, Noble, Corvette, Dodge Viper, Bentley, BMW, Rolls, Audi R8, la nuova Mercedes SLS AMG  da 591 cavalli con le porte che si aprono ad ali di gabbiano. 

Ovunque si guardi, c’è spettacolo e folla. Con un pizzico d’orgoglio notiamo che le più ammirate sono le automobili italiane. Una sola cosa sembra non armonizzi, visto che non siamo abituati, ed è quel volante a destra.

Hanno raggruppato le Pagani Zonda, le Bugatti Veyron e le Ferrari Enzo. Attorno, c’è la folla. Il parco è enorme. Una piccola orchestra suona musica charleston. 

Più in là è esposta l’ Audi R18 che ha gareggiato e vinto a Le Mans con Allan McNish assieme alla Porsche di Derek Bell e Stefan Bellof. C’è la Lotus 49 F1 con la quale ha gareggiato Graham Hill nel mondiale del 1967. 

Lamborghini Miura, Bugatti d’epoca, Bizzarrini, mentre l’elicottero militare Lynx della Royal Navy s’esibisce in evoluzioni straordinarie. 

Le targhe sono quasi tutte personalizzate. Quella della 8C è “Tazio 33”, la Ferrari espone “Alonso”, altri “Ego”. Fantasia, simpatia, affetto. Educazione britannica. Non c’è una sola carta per terra. In fila per il pranzo, per la toilette, per il caffè. 
Una signora chiede informazioni sulla 8C. Vettura splendida, dice e vuole sapere tutto. La facciamo passare ed accomodare al volante. E’ affascinata. Guarda ogni minimo particolare e non smette di ringraziare.  

Poi, purtroppo, arriva il momento della ripartenza. Gli amici della Ferrari Berlinetta abbassano la fragile recinzione ed usciamo lentamente dal parco. 

Siamo attesi. Ancora “revvit”. S’accelera. Foto, battimani e si torna verso Banbury.        

Autore
Maurizio Frassoni
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