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Maestranzi 7° nella World Series Karting in Portogallo 

Il sedicenne pilota di kart, Marco Maestranzi, è reduce dall’ottimo 7° posto conquistato nella sesta prova Fia del World Series Karting al volante del suo KF2. Tradotto, significa un mezzo al top da 125 cc di cilindrata, monomarcia e con quattro freni a disco. Il driver di Giustino in Val Rendena, ha iniziato tardi a gareggiare con i kart. Brucia le tappe e s’inserisce tra i primi. Il suo esordio infatti, è stato a tredici anni, quando gli avversari, già a sei anni, iniziano ad apprendere i primi rudimenti. 

La Moto GP
Marco, nei primi due anni ha imparato l’ abbiccì del suo mezzo, i trucchi, studiato gli assetti, il propulsore ed il comportamento degli avversari in pista. L’esordio è sul tracciato di Ala, dopo aver messo alle corde papà Flavio. Un passo indietro. Il padre racconta che Marco già a quattro anni e mezzo disse che avrebbe voluto gareggiare in Moto GP. Già, ma tutto sarebbe dipeso dal rendimento scolastico. Il pilota studia con ottimi voti. Ma in regione è difficile trovare un circuito ed una moto per iniziare. 

L’esordio 
Così comincia, con la trasferta ad Ala, la storia di Marco. L’acquisto del mezzo, i primi giri, qualche errore. 
“Il primo giro in assoluto sul Kart? Emozione allo stato puro. Non mi sembrava vero e credevo di sognare. Il mezzo era un Tony Kart 125 ed il primi importanti suggerimenti mi sono stati impartiti da Antonio Boesso”. Migliora a vista d’occhio ed un team manager si complimenta. Affronta la prima gara regionale ed è 3°. 

Gli appuntamenti
Da rilevare che ad ogni manifestazione, gli iscritti sono circa ottanta. Vengono suddivisi in tre batterie nelle pre qualifiche. I primi 10/12 vengono ammessi alle qualifiche per lo schieramento di partenza. 

Le emozioni del pilota
“C’è adrenalina nelle qualifiche, dove si cerca il miglior tempo. Poi in gara, il giro di ricognizione e la partenza lanciata appena s’arriva sul rettifilo di partenza. Bisogna avere mille occhi. E’ il caos ed il momento più difficile. Tutti tentano di guadagnare posizioni zigzagando sulla pista. La prima curva è sempre un’incognita. Se esci indenne, t’incolli all’avversario e cerchi il momento giusto per superarlo. Si lotta sino all’ultimo metro di gara”. Nel 2010, sempre da privato assistito da un meccanico ed un famigliare, imposta un calendario “sperimentale” per conoscere tutte le categorie. Passa da Ala a Lecce, poi Jesolo, Lignano e Lonato. Affronta tutti i tracciati. Gareggia nelle categorie Open Master, Rock e Wsk. Supera sempre tutte le manche di pre qualifica ed in gara raccoglie una vittoria ed una serie di risultati entro i primi dieci. Ovviamente è una stagione altalenante con buoni risultati ed altri assolutamente non soddisfacenti. Marco s’era prefisso un apprendistato di almeno due anni per poter entrare nei primi venti. 

2011
Anno in cui affronta competizioni in tutta Europa e si batte contro i migliori driver della specialità WSK. Anno difficile. In Spagna scatta dalla 34ªposizione ed arriva 13°, mentre a Castelletto scatta dalla terza fila, dopo un’ottima qualifica. Poi alla prima curva è coinvolto in un incidente. Riprende la gara e stacca il 13° posto”. 

2012
“Sono pilota ufficiale della Scuderia PRC di Piacenza. Ora, credo d’essere allo stesso livello degli altri. A Lecce ho dominato quattro manche e staccato per altrettante volte il miglior tempo sul giro. Sono partito in nona posizione ed arrivato 5°, mentre in Portogallo ho conquistato un 7° assoluto, primo degli italiani. Da sottolineare che gli iscritti erano 72. La prossima settimana ci si trasferisce in Inghilterra e poi in Spagna”. 

Il sogno
“Lo vivo in continuazione, grazie all’aiuto di papà, la famiglia, la scuderia e gli sponsor. Sono felice. Ho dovuto imparare tutto velocemente”. 

La scuola
“Bene. Sono stato ammesso al terzo anno dell’Istituto Professionale di Trento nel settore dedicato alla specializzazione di meccanica motoristica. Studio e m’ applico, altrimenti il sogno svanisce”. 

Il carattere di Marco
“Piuttosto timido, riservato, ma appena m’infilo il casco mi trasformo. Mi definirei aggressivo, risoluto”.   

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