Massimo Dante, Campione Italiano Kart 125
Massimo Dante ha conquistato sul circuito di Sarno, vicino Napoli, il titolo di campione italiano kart classe 125. Ventunenne, residente ad Avio, il driver ha affrontato la corsa più importante della stagione su un tracciato dove aveva gareggiato una sola volta in carriera. Ed è la vittoria più ambita. Campione italiano.
La trasferta napoletana
“Temevo sicuramente i piloti locali, capaci di gran conoscenza del circuito. Un tracciato molto impegnativo, completo, con curve da 50 all’ora per poi passare ai 170 sul rettifilo. Il campionato italiano s’è disputato in una sola prova ai primi d’ottobre. E’ iniziato con le prove libere al giovedì, mentre il giorno seguente si sono svolte le qualifiche. Ho segnato la pole position del mio gruppo e staccato il terzo tempo assoluto. Quindi, siamo passati alle fasi eliminatorie, dove nelle tre manche disputate ho sempre conquistato il secondo posto. In base ai tempi e punteggi ottenuti, domenica ho disputato Gara 1 o meglio la prefinale, come da regolamento kart. Sulla griglia di partenza ero al quarto posto, seconda fila. Gran gara, tiratissima, contro i driver di casa ed ho conquistato il secondo gradino del podio. Nella finalissima, sono partito dalla prima fila con il secondo tempo. Allo start, sono passato immediatamente al comando dalla prima curva ed ho mantenuto la leadership sino alla bandiera a scacchi dopo sedici giri. Campione italiano classe 125. Una soddisfazione enorme”.
Il primo approccio ai kart
“Avevo solo dieci anni ed ho iniziato con il 60 cc per poi passare al 100 monomarcia. In carriera ho collezionato vari campionati regionali, ma decisamente questo è il mio primo grande risultato a livello nazionale. In ambito internazionale ho partecipato al campionato del mondo della categoria super rok ed ho conquistato la sesta posizione”.
Il kart vincente
“Il telaio è un CKR, prodotto dalla ditta di Stefano Griggio, propulsore TM 125 con un cambio sequenziale a sei marce. La leva del cambio è al volante. Tiro verso me per mettere le marce e la spingo per scalare”.