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Sala Campione del Mondo Kart 60 Mini

Filippo Sala, pilota kart di nove anni, ha conquistato, sul Circuito 7 laghi di Castelletto di Branduzzo in provincia di Pavia, il primo gradino del podio nel “Gran Finale Internazionale Easy Kart” organizzata dalla nota casa costruttrice Birel.

La manifestazione
Evento che è in calendario solo una sola volta ogni anno. Una finale mondiale in cui i primi 60 piloti del mondo si radunano e si sfidano. Conta solo il talento per eleggere il migliore. Un motore eguale per tutti ed un telaio più corto. Insomma, mezzo decisamente diverso a quello che Filippo guida normalmente. Ma il piccolo Sala ci ha messo poco a comprendere come si guida.

Ospite e seconda guida del team
Convocato dalla Birel come “Ospite” e soprattutto seconda guida in un evento di questo calibro, ha vinto superando il diretto avversario all’ultima curva dopo aver tenuto alle spalle 27 concorrenti. Un'altra perla nel palmares del giovare pilota. Questa gara è definita il “Doppio Campionato del Mondo” per la sua fama e per le sue caratteristiche dedicate a valorizzare il più forte. Era quasi scontato che le possibilità di vittoria erano quasi nulle per il bambino Sala. Infatti, non è mai successo che un ospite, invitato alla Gran Finale, vincesse all’esordio con un nuovo kart. Inoltre i nove anni di età penalizzavano Filippo in una finale con 27 concorrenti dai dieci ai tredici anni. Sceso in pista con il numero 120 ha stupito immediatamente per la sua capacità d’adattarsi al nuovo motore e telaio.

L’intervista a papà Stefano
“Ho convinto Filippo a partecipare dopo essere stato invitato dal famoso Team MLG Birel. Era dubbioso. Sapeva quanto sarebbe stato difficile adattarsi a materiali completamente diversi in pochi giorni. Ha iniziato siglando solo un 10° tempo nelle prove libere, dove lamentava un comportamento del go kart molto penalizzante per il suo stile di guida. Ho faticato nel fargli comprendere che, nella vita, siamo noi a doverci adattare agli eventi ed a saper trasformare i problemi in opportunità. Ho consigliato di resettare mente ed automatismi per raccogliere la più grande opportunità che si presentava dall’inizio della sua breve carriera agonistica. Un leggero miglioramento nelle qualifiche con il nono tempo. Nella prefinale un recupero importante lo faceva risalire al secondo posto assoluto. In lui è scattata la scintilla. Abbiamo capito che ci stavamo avvicinando al podio. Con mia moglie Katja ci siamo accomodati in tribuna per goderci una emozionante finale dove Filippo, secondo, ha superato l’avversario all’ultima curva. Una vittoria insperata e prestigiosa che lo ha proiettato nell’albo d’oro di questo famosissimo evento. Sottolineo che è la prima volta che un bambino di nove anni vince un evento mondiale all’esordio con un nuovo mezzo uguale per tutti contro concorrenti che arrivano ai 13 anni”.

Autore
Maurizio Frassoni
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